Il campanile e le campane
La chiesa di san Giovanni Bosco è stata fin dagli inizi dotata di un campanile.
Progettato dall’architetto salesiano Giulio Vallotti, sorge lungo via Giacomo Dina sul lato destro della costruzione ed è concepito come una vela alta circa 20 metri con una apertura a cuspide triangolare nella parte superiore per ospitare i bronzi.
Nel 1941 venne issata sulla torre l’attuale campana minore intonata in fa#4 opera della fonderia milanese dei fratelli Barigozzi che pochi anni prima, nel 1928, aveva fuso il concerto di 5 campane in do#3 per la basilica di Maria Ausiliatrice. Negli anni seguenti fu aggiunta una seconda campana più piccola (forse un sol#4) di cui non si hanno più notizie se non qualche antica fotografica.
Nel 1952 il gruppo delle patronesse, in occasione del quinto anniversario del salesiano don Augusto Rossi come direttore dell’oratorio, decise di provvedere all’acquisto di una nuova campana più grande intonata in si3 (nota “tonica” della campana già esistente – fa# -). Venne fusa dalla fonderia Achille Mazzola di Valduggia in provincia di Novara e benedetta la mattina del 7 maggio durante una solenne cerimonia nel cortile dell’oratorio. Da allora il campanile di san Giovanni Bosco con le sue due campane ha continuato la sua attività fino agli anni ’70 quando vennero meno le persone di buona volontà che si preoccupavano di tirare le funi dalla sacrestia.
Nei primi anni ’90, grazie all’intraprendenza del parroco don Giovanni Luciano, fu restaurato il sistema del suono manuale e le campane ripresero a squillare per le messe domenicali e le principali solennità dell’anno liturgico grazie al sig. Lorenzo Canalis e ai giovani Michele e Marco.
Le campane continuarono a suonare fino al 2003 quando, con il cambiamento di rettore e direttore, furono messe a tacere poiché definite, da parte degli stessi reggenti della comunità parrocchiale, fonte di disturbo.
Nel 2006, con l’avvento del nuovo parroco don Giovanni Rigo, in vista dell’imminenza dei cinquant’anni della parrocchia, si prese in considerazione l’idea di restaurare le campane.
Nel 2007 in occasione dell’anno giubilare, la comunità salesiana della Crocetta, nella persona del direttore don Luigi Testa, ha regalato alla nostra parrocchia la loro campana che negli anni ’70, quando venne ristrutturato il loro istituto e distrutto il campanile, era stata deposta nell’androne del loro oratorio e rimasta inutilizzata. in questo modo si è realizzato il progetto di completare il concerto del campanile di san Giovanni Bosco con la nota mediana mancante.
La nuova campana, benedetta dal Vescovo ausiliare mons. Guido Fiandino proprio durante le celebrazioni del cinquantesimo, suona la nota di re4 e, insieme agli altri due bronzi, corrispondenti alle note si3 e fa#4, forma un accordo di si minore. È dedicata a Maria Ausiliatrice, a San Giuseppe, protettore della chiesa universale, e al beato Michele Rua, primo successore di San Giovanni Bosco.
Tuttavia a causa di ritardi burocratici si dovettero aspettare i primi mesi del 2009 per vedere l’inizio dei lavori.
In data 31 gennaio 2009, festa di san Giovanni Bosco, le due campane “storiche” sono state suonate per l’ultima volta a corda.
Nel pomeriggio di lunedì 23 febbraio i bronzi sono stati calati dal campanile con una potente autogru e portati, insieme a quello nuovo, presso gli stabilimenti della fonderia Trebino di Uscio (GE) per il restauro e la ripulitura. Con l’occasione si è provveduto a reperire i dati e le iscrizioni presenti sui vasi sonori.
Mercoledì 4 marzo, sotto un cielo plumbeo e piovoso, le campane hanno fatto ritorno in parrocchia e sono state esposte fino al weekend successivo nel cortile dell’oratorio alla visione curiosa dei fedeli. Il lunedì 9 marzo, tra una folata di vento e l’altra, le campane sono state portate sul campanile. I giorni successivi hanno visto i tecnici della Trebino e gli elettricisti impegnati nel predisporre i collegamenti elettrici per l’automatismo finchè alle ore 9.45 di venerdì 13 marzo è iniziato il collaudo sonoro.
L’inaugurazione “ufficiale” è avvenuta domenica 31 maggio 2009, Solennità di Pentecoste e festa della Comunità: durante la Celebrazione Eucaristica è stata portata all’altare una targa che ricorda la data in cui le campane hanno ripreso a suonare (13 marzo 2009) e il ringraziamento per quanti hanno collaborato alla realizzazione dell’opera. Al termine della Santa Messa è stato lanciato un festoso scampanio salutato da un caloroso applauso dei fedeli! Nei giorni feriali l’angelus delle ore 12.00 e delle ore 19.30 è scandito dal suono del carillon dell’Ave Maria di Lourdes mentre le celebrazioni sono annunciate dal suono a distesa delle due campane minori.
Nei giorni feriali l’angelus delle ore 12.00 e delle ore 19.30 è scandito dal suono del carillon dell’Ave Maria di Lourdes mentre le celebrazioni sono annunciate dal suono a distesa delle due campane minori.
Nei giorni festivi le due campane minori suonano alle 8.15 per segnalare la prima celebrazione eucaristica delle ore 8.30 e poi il plenum delle ore 9.45, delle ore 11.15 e delle ore 17.45 ricorda le celebrazioni che inizieranno un quarto d’ora dopo. Alle ore 12.00 una suonata “ a baudetta” richiama alla preghiera dell’angelus. Chiude la giornata l’Ave Maria di Lourdes delle ore 19.30.
Nelle principali ricorrenze dell’anno liturgico a mezzogiorno suona la solenne “Tribauda” con la campana maggiore a distesa accompagnata dalle piccole a martello mentre l’inizio delle celebrazioni è allietato da “baudette” e carillon a martelli. Anche i nostri defunti sono salutati dalla voce delle nostre campane all’inizio e alla fine della celebrazione esequiale: per i defunti di sesso maschile il segno è costituito da due lenti rintocchi su ogni campana a cominciare dalla piccola, per i defunti di sesso femminile invece si utilizza un rintocco per ogni campana. Lo schema della suonata vuole richiamare il racconto della creazione dell’uomo e della donna presente nel secondo capitolo della Genesi in cui Dio toglie una delle due costole da Adamo per plasmare Eva.
La campana maggiore a distesa è utilizzata per annunciare la Via Crucis di Quaresima e gli angelus del 2 novembre e del mercoledì delle Ceneri mentre la campana media per segnalare l’adorazione eucaristica del primo venerdì del mese.
Di seguito i dati delle nostre campane:
Prima Campana “grande”
(donata dalle patronesse dell’oratorio nel 1952 in occasione del quinto anno di don Augusto Rossi come direttore dell’oratorio)
– nota: si3.
– peso: 200 kg (c.a.).
– anno di fusione: 1952.
– fonderia: Achille Mazzola di Valduggia (No).
– dedicata a: San Giovanni Bosco, Sant’Augusto.
– iconografia: Crocifissione, San Giovanni Bosco.
Iscrizione:
A don Augusto Rossi pel V anno direttore
Le patronesse dell’oratorio Agnelli
Torino 7 – V – 1952
Augusta voce, squilla il richiamo ai pensieri superni e trova eco nei cuori fedeli!
A S. G. Bosco e S. Augusto Martire dedicata
Essendo padrini i coniugi Dolza e benefattori insigni Prandino; Dal Cortivo Scabello Marin
Luca Fuggini Dolza Bisio Ferrero
Mazzola Achille fu Luigi – Valduggia
Seconda Campana “media”
(donata nel 2007 dall’Istituto salesiano della Crocetta di Torino in occasione dei 50 anni della nostra comunità parrocchiale)
– nota: re# 4.
– peso: 120 kg (c.a.).
– anno di fusione: 1924.
– fonderia: Roberto Mazzola di Valduggia (No).
– dedicata a: M. Ausiliatrice, S. Giuseppe e B. Michele Rua.
– iconografia: Beata Vergine, San Giuseppe, Crocifissione.
Iscrizione:
Beata Virgo Mater Ausiliatrix,
cum S. Josepho totius Ecclesiae patrono
ac Michaele Rua piissimo sacerdote,
hunc locum auctoritate possideat
clientes suos protegat et defendat
1924
Mazzola Roberto fu Pasquale,
Valduggia – Novara, fece
(La Beata Vergine Madre Ausiliatrice con San Giuseppe,
patrono di tutta la Chiesa,
e Michele Rua, devotissimo sacerdote,
risieda in questo luogo con (sommo) onore,
protegga e difenda coloro che sono sotto la Sua protezione.
1924
Mazzola Roberto fu Pasquale, Valduggia – Novara, fece)
Terza Campana “piccola”
(rifusa nel 1929 in occasione della beatificazione di don Bosco)
– nota: fa# 4
– peso: 60 kg (c.a.).
– anno di fusione: 1840 (rifusa nel 1929)
– fonderia: fratelli Barigozzi – Milano.
– dedicata alla: Beata Maria Vergine.
– iconografia: Crocifissione, Madonna del Rosario.
Iscrizione:
Sancta Maria ora pro nobis
(santa Maria prega per noi)
Fusa nel 1840 e rifusa nell’anno della beatificazione di don Bosco – 1929
Fratelli Barigozzi – Milano
Da “la voce del popolo” del 22 marzo 2009
San Giovanni Bosco: terza nota nel campanile per il cinquantenario di parrocchia
CAMPANE A FESTA
Nel segno del b. Michele Rua trova nuovo slancio l’impegno della comunità salesiana
“Campane suonate a distesa vibrate nel ciel le note festive” dice l’incipit di un canto dedicato a don Bosco. E la chiesa parrocchiale torinese a lui dedicata ritorna, dopo lungo tempo, a tener fede alle parole di questo inno e a far risentire la voce di Dio ai fedeli e agli abitanti del quartiere di Mirafiori nord. Una voce antica ma rinnovata: infatti alle due storiche campane che dagli inizi dell’opera sono ubicate nel campanile è stata finalmente aggiunta la terza, donata dalla casa salesiana della Crocetta, nella persona del direttore don Luigi Testa, in occasione dei cinquant’anni della parrocchia celebrati da poco tempo. La nuova campana, benedetta dal Vescovo ausiliare mons. Guido Fiandino proprio nel giorno del cinquantesimo, suona la nota di re diesis e, insieme agli altri due bronzi, corrispondenti alle note si e fa diesis, contribuisce a formare un accordo di si minore. È dedicata alla Beata Vergine Ausiliatrice, a San Giuseppe “patronus totius ecclesiae” (protettore della chiesa universale) e al beato Michele Rua, primo successore di San Giovanni Bosco. Proprio riferendosi alle parole pronunciate da Paolo VI nel giorno della beatificazione del successore del santo dei giovani “i salesiani hanno avuto l’origine con don Bosco e la continuità con don Rua”, la nuova campana vuole essere non solo una pregevole opera d’arte a ricordo di questi primi cinquant’anni trascorsi ma anche il simbolo di una rinnovata volontà di evangelizzazione che la comunità intende intraprendere verso le generazioni future. La campana maggiore, nota si, è dedicata a San Giovanni Bosco e a Sant’Augusto martire e venne fusa dalla fonderia Achille Mazzola di Valduggia (Novara), su interessamento del gruppo delle patronesse, per ricordare il quinto anniversario del salesiano don Augusto Rossi come direttore dell’oratorio (7 maggio 1952). Sul vaso sonoro, oltre alle dediche e ai nomi dei committenti, è riportata la “missione” che i fedeli dell’epoca vollero affidare alla nuova campana: “Augusta voce, squilla il richiamo ai pensieri superni e trova eco nei cuori fedeli!”. La campana più piccola è stata rifusa dalla fonderia Barigozzi di Milano nel 1929 “anno della beatificazione di don Bosco”, come si legge nell’iscrizione, ed è dedicata alla Beata Vergine Maria (Sancta Maria ora pro nobis). Suona la nota fa diesis e vanta un programma iconografico comprendente la raffigurazione della crocifissione, della Madonna del Rosario e di San Rocco.
Piena soddisfazione è stata espressa dal parroco don Gianni Rigo che ha seguito in prima persona le operazioni di smontaggio e abbassamento delle campane avvenute il 23 febbraio scorso. Dopo gli interventi di revisione e sostituzione delle componenti usurate attuati con mirabile maestria dai tecnici della ditta Trebino presso gli stabilimenti di Uscio (Ge), le campane sono rientrate in parrocchia e sono state esposte dal 4 all’8 marzo alla visone dei parrocchiani. All’alba di lunedì 9 marzo erano già pronte per iniziare la loro salita sul campanile e riprendere così, dal weekend successivo, a librare il loro suono argentino e solenne nel cielo torinese scandendo con i loro rintocchi gioie e dolori della comunità parrocchiale di san Giovanni Bosco.
Marco Di Gennaro
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